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Dedicato a Karol

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Lui ha cambiato il mio dolore

Post n°78 pubblicato il 16 Aprile 2008 da laura_brustenga
 

"...NON TI LIBERERAI DI ME MAI PIU',

 PERCHE' TU SEI LA "MIA" LAURA..."

Non so quante volte ho letto la lettera che Karol mi scrisse prima di morire, e che aveva dato alla nostra amica, come "ultimo regalo" per me, nel caso lui non ce l'avrebbe fatta. Ma perchè mi adagio nel farmi tanto male?  Eppure, questo mio dolore, il più grande della mia vita perchè dovuto ad un distacco con qualcuno che sentivo letteralmente "parte di me", non è un dolore che mette ansia e nervosismo, non mette agitazione. E' un dolore grandissimo, esagerato, ma che si culla dentro me con la delicatezza di una piuma. Ed io assaporo questo dolore  come fosse un dono bellissimo, che quasi mi sublima. Mi accarezza dolcemente, lo sento crescere, divampare, lo sento avvolgermi completamente: ma non vuole "farmi male". Le lacrime escono a volte anche per gioia, perchè mi sembra di vedere Karol che con la sua infinita dolcezza si fa carico di questo mio dolore, lo trasforma e lo fa diventare "sensazione", come per aiutarmi a capire che le sue parole lasciate per me, non erano parole al vento, ma consapevoli che se il suo viaggio nel mondo fosse finito, la sua esistenza no. Karol, il suo coma, e tutte le cose che sono successe tra noi...mi hanno messa davanti alla certezza che lui...esiste ancora.  La sua presenza mi accompagna tutto il giorno, sono circondata da una spirale di benessere interiore che non ho mai sentito prima. Karol mi manca, eppure lo sento quì. Forse è per questo che il mio dolore diventa dolce. Forse è per questo che una sofferenza insostenibile come la mia, diventa leggera, sorprendendomi. Mi stupisco di questo, io so quanto lui mi manca, quanto ci sto male per non averlo potuto "vivere". Io so quanto darei, per tornare indietro o per svegliarmi e rendermi conto che è stato solo un brutto sogno. Io so di non temere più il giorno in cui toccherà a me, e so di aver desiderato di morire per raggiungerlo. Darei la mia vita pur di riaverlo. Lo farei. Eccome se lo farei. Quindi non posso non stare male, terribilmente male adesso che lui non c'è più. Eppure questo dolore non è un dolore "tossico", ma anzi mi fa respirare, mi rasserena, mi accompagna con lo stesso, identico calore con cui Karol mi stava vicino. Perchè anche dentro al mio dolore...c'è Karol.

"NON HAI PERSO NULLA,

 HAI ACQUISTATO UN AMORE, PER SEMPRE."

Queste parole sono vive in me come il mio cuore. E' la lettera più bella e più importante che abbia mai ricevuto. Karol non ha permesso che andando via potesse lasciarmi senza una parola. Sapeva che un trapianto di cuore lo avrebbe potuto salvare, ma anche uccidere. Ma non immaginava di poter morire un momento prima, con ancora dentro di sè il suo dolcissimo, immenso cuore. Mi ha chiesto il perdono. Ma so che lui voleva vivere, e non voleva abbandonarmi così. Ora so che uomo avevo incontrato, non posso fare a meno di rimpiangerlo, ma so anche che è morto con me nel cuore. Ecco perchè io riesco con grandissimo stupore, a sentire un forte dolore ma leggero...dolce...quasi oblìo.

 laura

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